lunedì 30 aprile 2012

YOUNG BOYS 0 - SUPER S.CARLO BOYS 1


Chiari, 28 aprile 2012
Chiari 0- Chiarini 1. La squadra dell’idro-allenatore passa il turno e può fare festa  con Busi che firma l’ 1-0.  Per gli Young boys la sola generosità non basta .
E sono abbracci e risate. E sono capriole e corse mano nella mano di qua e di là, ché c’è da festeggiare con i tifosi di tutte le latitudini dello stadio. Il San Carlo considerata la matricola del girone è qualificata con una giornata d’anticipo. Ma 8 spettatori bastano e avanzano per non aver voglia di lasciare il campo e stare lì, a farsi coccolare dai canti del pubblico.

Tabellino: Grimaldi, Archetti (10’ Parolini), Derev’yanko, Gaffurini, Masneri(35’ 2T Voinea)., Sagonti, De Santis, Gabana, Albini (25’ 2T Lombardi), Busi( 27’ 2T Lacorte), Trami(15’ 2T Bosio)

Ammuniti: Lombardi
Spettatori:32

“Finora abbiamo scalato una montagna”, aveva detto Chiarini alla vigilia della partita con gli Young boys. Adesso, con la vittoria per 1-0, l’ex Falegnameria Terraroli è finalmente arrivata in vetta e se gira indietro lo sguardo coglie un panorama mai visto a San Carlo, 8 punti conquistati in due gare disputate in trasferta contro due formazioni di serie A, impresa mai raggiunta nell'arco di tutta la storia del club. E’ la rete di Busi a battere la formazione di Chiari che fallisce tre ottime occasioni e resta inchiodata a quota 0. Del resto l’allenatore dei padroni di casa aveva avvisato i suoi: “Il San Carlo è la vera rivelazione di questa coppa CSI”.
le scelte— Costretto a fare a meno degli infortunati  Donneschi e Ponziani, e dello squalificato Svanera, Chiarini punta su Gabana in mezzo al campo e Derev’yanko e Gaffurini come coppia  centrale. Sulla fascia sinistra Trami vince il ballottaggio con Voinea, mentre in avanti rimane confermatissimo  il duo Busi-Albini.
I vecchi cinici del pallone avrebbero scommesso tutto sul pareggio, invece il 3-4-3 di Chiari scatta subito per chiudere la partita spinta, anzi trascinata dal loro allenatore più scatenato del solito, sviluppando un’aggressività calcistica impressionante. La prima preoccupazione per il rientrante Grimaldi arriva già al 2’ quando un potente e preciso tiro dalla distanza lo costringe a volare sul primo palo. All’8’ un’azione corale dei bianconeri partorisce un tiro da fuori aria che sorvola di poco la traversa. Il San Carlo prova ad arginare a centro campo le folate offensive dei bianconeri, ma cattivi come gli uragani dell’Oklahoma i padroni di casa sradicano da terra i tacchetti del trio Sagonti, De Santis, Gabana. Ma quando la pressione avversaria sembra soverchiare e abbattere il muro difensivo del San Carlo ecco che di colpo il vento dello Young boys si placa, consentendo agli avanti gialloblu di uscire dai loro rifugi sotterranei. Al 17’ uno scambio pregevole tra Albini e Busi consente al capitano di entrare in area, ma la trattenuta vistosa del difensore, non vista dal direttore di gara, gli impedisce la perfetta conclusione a rete. Senza più subire il pressing asfissiante dei bianconeri i ragazzi di San Carlo alzano il baricentro consentendo al frecce gialloblu d’innescare la loro velocità. Al 27’ Gabana impensierisce l’estremo difensore di Chiari con un tiro forte ma centrale, mentre al 34’ Trami penetra nella difesa avversaria come Marlon Brando nel burro parigino, ma solo un rimpallo sfavorevole e una spinta di troppo impediscono all’attaccante tascabile di segnare. Al 35’ lo sforzo muscolare degli ospiti si concretizza. La rete gialloblu è l’emblema del gioco avvolgente e corale del San Carlo, Trami intuendo un retropassaggio sbagliato del difensore bianconero ruba palla scaricandola con rapidità felina sul portiere. La ribattuta favorisce Albini, il controllo del capitano è perfetto quanto il passaggio per l’arrembante Busi, che di precisione non da scampo all’estremo difensore.
la Ripresa Nella ripresa l’allenatore di casa cambia ben tre elementi . Per gli Young Boys però, sono subito dolori. Al 6’una trattenuta dal limite interrompe bruscamente un’azione personale di Busi, Albini calcia la punizione ma il pallone vola di poco alto sulla traversa. I Ragazzi di Chiari non ci stanno e rispondono anch’essi su punizione. La battuta dell’avanti bianconera è perfetta, ma lo è ancora di più la risposta modello “Avengers” di Super Grimaldi. Al 16’ Tocca a De Santis impensierire il portiere di casa con un bolide da fuori area. Chiarini, incontenibile, chiede compattezza e concretezza ai suoi, che puntano sulle ripartenze, complice gli Yang Boys  sfilacciati e spompati dal caldo estivo. Ci sono ben due occasioni per mettere dentro anche il 2-0, con una potente punizione calciata da Lombardi che scavalca la traversa e da uno schema, sempre su punizione, provato in allenamento che per poco non si concretizza. La squadra di Chiari non ne ha più, mentre il San Carlo finisce in scioltezza con altre tre occasioni limpide non sfruttate a dovere da Sagonti, Lacorte e Gabana.

OFF:
Il caldo fuori stagione…
ON:
Freschezza atletica
Durante i primi 20 minuti, grande intelligenza tattica nel far sfogare gli avversari

Grimaldi 8: Ci mette cuore e pugni. Per ben tre volte lo si vede volare su palloni imparabili. Lavora bene in un bunker dove lui è la vera arma segreta.
Archetti 6,5: Capisce subito che il centro campo è in inferiorità numerica andando a tamponare con silenziosa brutalità la sua fascia.
Parolini 6,5: Arriva in ritardo giocandosi così il posto da titolare. Quando entra si fa perdonare arrivando in anticipo su ogni pallone.
Gaffurini 7: Chiarini non deve certo guardarlo negli occhi per capire se è motivato o meno. Alessandro è nato così: con il verme solitario e una fame agonistica che non finisce mai.
 Derev’yanko7 : Chiarini è fortunato nel non vedere in tribuna gli osservatori della nazionale ucraina, altrimenti avrebbe perso Alex per circa due mesi.
 Masneri 7:Sputa sangue nel tentativo di non far passare nessuno. A fine partita dal suo lato nessun filo d’erba risulta esser stato calpestato.
 Sagonti 7: Corre felice su ogni pallone come un piccolo beagle appena liberato dalle grinfie di Green Hill.
 De Santis 7,5: Dal suo sudore cola solo generosità e amore verso la maglia. Cuore pulsante per tutti i suoi compagni.
 Bosio 6,5: Da vero macho latino sottomette ogni avversario. E’ lui il capo del quartiere.
 Gabana 7: A voglia di gol come Silvio di burlesque. Duri per durare.
 Albini 7,5: Molte cose e fatte bene. Un vero generatore di azioni pericolose.
 Lombardi 6: Un “gigione” di quelli innamorati della palla. Entra ed è subito protagonista grazie ad una punizione di poco alta e ad un'amonizione evitabilissima.
 Lacorte 6,5: A fine partita quando si aprono le  praterie ha ben due occasioni per gonfiare la rete. Lui in ogni caso fa le cose semplici, tiene palla guadagnando minuti importanti.
 Trami 7,5: Veleno per ogni avversario. Animale mitologico  del calcio, piedi da attaccante, con polmoni da mezza ala e cattiveria da terzino.
 Voinea S.V: Entra in tempo per brindare al secondo successo consecutivo.
 Busi 8 il migliore: Un’altra magia in una stagione da incorniciare. Il centrocampista-bomber gialloblu non finisce di stupire.
Dimostra di poter fare la differenza anche nel ruolo di centravanti. 
Leggi tutto...

giovedì 26 aprile 2012

G.S. S.CARLO SPEGNE LANZINI ILLUMINAZIONE


BRESCIA, 21 aprile 2012
Un gol di Sberna al 72' regala il 3-1 ai sancarlini. Padroni di casa sfortunati, colpiscono in 30’ ben tre volte la traversa.
Diciamo la verità: se tra il 6’ e 30’ del primo tempo i tre tiri in porta dalla Lanzini Illuminazione fossero entrati in rete invece di colpire la traversa, non staremmo di certo celebrando con gioia immensa il primo successo di coppa. Il San Carlo avrebbe potuto perdere la partita per colpa delle solite amnesie caratteriali, ma così non è stato. Probabilmente nei primi 10’ un isperato colpo di culo ha protetto la squadra di Chiarini, un colpo di culo che riappare per miracolo al 36’ del secondo tempo, quando Sberna intercetta un rinvio avversario grazie alla sua parte meno nobile, consentendogli successivamente di siglare il gol della sicurezza.

Tabellino: Lombardi M., Derev’yanko (10’2T Parolini), Donneschi, Ponziani, Archetti(10’ 2T Masneri), Svanera, De Santis, Sagonti(19’ 2T Sberna), Voinea (19’2T Gabana), Busi, Albini
Ammuniti: Albini, Ponziani, Sberna
Espulsi: Svanera
Spettatori: 22+ uno striscione per il San Carlo

LE SCELTE Provare ad anticipare le formazioni di Chiarini nei big match sta diventando affare sempre più frustrante per giornalisti, tifosi e indovini: che l’altalenante e poco affidabile Sberna di questi tempi vada in panchina lo puoi anche immaginare, ma quando ti ritrovi De Santis e Voinea titolari a centrocampo e in attacco( bassissimo il loro minutaggio in questa stagione), alzi le mani e ti arrendi all’imprevedibilità di Davide. Gabana e Rodriguez, i due protagonisti dell’ultimo incontro vengono colpiti dalla falce del turn over estremo, mentre in porta Michele Lombardi fa il suo esordio facendo così salire a 4 il numero degli estremi difensori gialloblu.
IL MARCHIO DEI PORTIERILa rinuncia alla difesa a oltranza in un match in cui il pareggio sarebbe prezioso è un chiaro segnale mandato dalla squadra di Rezzato: il complesso di inferiorità contro una squadra di una categoria superiore va mandato in soffitta, si va in campo per giocarsela alla pari. Ma il concetto stenta a decollare vista la grinta con la quale i padroni di casa iniziano l’incontro. Dopo appena 6 minuti, la traversa di Lombardi viene violentata con brutalità dal tiro troppo preciso dal numero 9 avversario. Sulla sinistra Derev’yanko soffre e non poco l’imprevedibilità del suo avversario, mentre a centrocampo il trio De Santis, Sagonti e Svanera non sembra in grado si arginare le incursioni giallonere. Al 10’ un lancio dalle retrovie  innesca Melzani  che colpisce la traversa. Dopo appena un minuto, dagli sviluppi di una punizione avversaria, Lombardi è bravo a mandare in corner una deviazione ravvicinata dell’attaccante giallonero. Il secondo squillo della Lanzini e l’affannosa resistenza della difesa danno l’idea della sofferenza gialloblu nelle battute iniziali. E così, ci vuole una rimessa per vedere la prima occasione da gol degli ospiti. Una volta ricevuta palla Busi la protegge con malizia, entra in area piccola e fa partire una fucilata, il portiere ben piazzato sul primo palo non può far altro che deviare il pallone in corner. Svanera dalla bandierina fa partire un lancio arcuato e colorato come l’arcobaleno che rimane incastonato tra le nubi di questo vivace aprile, il pallone una volta attraversata tutta l’area viene intercettata da Busi che di testa la deposita in fondo alla rete. Lanzini illuminazione colpita alla prima occasione utile reagisce con veemenza come un cane ferito. Al 17’ l’ennesima marcatura sbagliata della difesa gialloblu , consente ai padroni di casa di sfiorare il pareggio, ma la palla invece di  entrare in rete si diverte a danzare sulla linea di porta. Col passare dei minuti la formazione di casa rallenta la morsa sul San Carlo, concedendo ai centrocampisti gialloblu più libertà nella fase di costruzione. Al 20’ Svanera calcia debolmente sul portiere dopo un passaggio delizioso di Albini, bravo nel dribblare il suo marcatore. Al 23’ Ponziani dagli sviluppi di un calcio d’angolo tenta la mossa dello scorpione, fuori di poco. Si potrebbe andare all’intervallo in parità, invece Lombardi (30’) compie il miracolo di San Iker deviando sulla traversa il tiro dell’avanti giallonero, in ogni caso l’azione risulta essere viziata da un fuorigioco precedente non segnalato del guardalinee Busi. Ma il vantaggio a metà gara degli ospiti pur generoso che sia è una realtà di fatto, perché ottenuto con coraggio ed eroica sofferenza.
BOTTA E RISPOSTA Nella ripresa, come prevedibile, il San Carlo resiste un po’ meno alla tentazione di arretrare il raggio d’azione. Per la Lanzini Illuminazione c’è la solita diga da sfondare tra la trequarti e l’area avversaria, ma tutto sommato è un vantaggio, perché almeno può attaccare a testa bassa senza temere le controffensive. Potrebbe beneficiarne l’avanti giallonero ma Lombardi è insuperabile (2’). I padroni di casa insistono sfornando due calci d’angolo pericolosissimi ma neutralizzati in qualche modo dal collettivo difensivo ospite. E allora, dopo l’arrembante offensiva della Lanzini il San Carlo decide di raddoppiare con un perfetta azione contropiedistica . Il 2-0 nasce dalla generosità di Albini, Voinea irrompe sulla rasoiata del capitano, trovando la deviazione vincente sul secondo palo. I 22 spettatori del San Filippo incominciano a lasciare gli spalti mentre i tifosi del San Carlo pensano già al dopo partita, ma dopo appena 6’una punizione dal limite degli ospiti zittisce tutti. E’ Donneschi a stoppare al palla di mano, l’arbitro concede la punizione dal limite, e l’attaccante giallonero trafigge con violenza la porta difesa da Lombardi. A questo punto la partita diventa nervosa a causa della poca autorevolezza dell’arbitro che al 28’ da bravo juventino non vede entrare il terzo gol del San Carlo. Dagli sviluppi delle proteste si accende una  mischia dove Svanera e il difensore giallonero abbandonano la gara anzitempo. L’ultimo brivido per la squadra di Chiarini arriva al 34’ quando una incredibile parata di Lombardi neutralizza un’ottima azione da gol dei padroni di casa.
TEMPIO VIOLATO Al 36’ in pieno assedio giallonero arriva il colpo di “genio” di Sberna. Annusando nell’aria il profumo del gol, Lorenzo irrompe con il suo deretano contro il difensore avversario, ne scaturisce un rimpallo, Sberna ritrovandosi la palla tra i piedi s’invola in area beffando il portiere con un chirurgico tunnel. L’arbitro dopo cinque minuti d’imbarazzanti festeggiamenti non può far altro che ammonire l’esuberante centrocampista. E’ la mazzata definitiva per una ASD Lanzini Illuminazione incattivita dai tre gol subiti da una squadra di una categoria inferiore, mentre il San Carlo ora se la gode alla grande, sognando un bis a Chiari contro una formazione agguerritissima.
ON:
Ottimo carattere
OFF:
Attenzione ai cartellini
Lombardi 7,5: Il San Carlo conquista 2 punti in classifica, lui ne porta a casa altri 2. Esordio stupefacente.
Derev’yanko 6: I suoi primi 5’ minuti sono da oblio del calcio, dopo di che trova la giusta cattiveria per addomesticare l’ostico numero 9 avversario.
Parolini 6,5: Entra nel momento più delicato della partita, affrontando la situazione con lucida spensieratezza.
Ponziani 7: Mostruosamente mastodontico.
Donneschi 7: In difesa si combatte una sporca battaglia, lui la domina da vero generale.
Archetti 6,5: Da diverse partite le azioni avversarie non transitano più sulla sua fascia. Un semplice caso?
Masneri 6,5: Entra per saldare le ultime falle del sistema.
Sagonti 6,5: Con il suo movimento inesauribile, ha la capacità di ridurre gli spazzi agli avversari. Einstein del pallone.
Gabana 6,5: Il tutto fare di San Carlo come al solito si mette al servizio della squadra, regalandoci l’ennesima prestazione generosa.
De Santis 7: Potrebbe risultare Grande, grosso e macchinoso, ma come un Suv guidato da una bionda, asfalta tutto il centrocampo avversario.
Svanera 6: Un po’ di rissa un po’ di latitanza nella corsa un po’ troppi cartellini multicolori, ma la sua qualità non si discute. Ottimo il corner per Busi.
Voinea 7: Molta corsa, molti cross e un gol da vero furfante dei Carpazi.
Sberna 7: S’inventa un gol da vero funambolo del pallone, diventando così il goleador di coppa.
Busi 7,5: Una carriera in ascesa, prima difensore, poi centrocampista, ala e trequartista ed ora splendida punta di sfondamento. Giocatore camaleontico.
Albini 7,5 il migliore: Se la squadra non collassa nel primo tempo è anche merito suo. La sua velocità è incontrollabile per una difesa statica come quella del ASD Lanzini Illuminazione
Leggi tutto...

mercoledì 18 aprile 2012

ARBITRAGGIO PAZZO A POZZOLENGO


Solferino, 16 aprile 2012 –Bertelli C’è l'ha fatta anche questa volta, per l'ennesima volta. Il nostro arbitro è riusciti a rovinare la partita più attesa dell'anno con una serie di errori talmente marchiani che, in qualunque campionato normale, sarebbe stato collocato a riposo dopo il fischio finale di Pozzolengo-Falegnameria Terraroli. Invece, state sicuri, tutto resterà impunito e lo rivedremo presto in campo con il solito sorrisetto con la solita pacca sulle spalle e con in bocca le solite pastine di Ponziani .
Bertelli è l’arbitro dell’anno: se si fossero messi a tavolino per decidere come fare a pezzi la supersfida di Solferino, televista ai quattro angoli del globo, non sarebbero riusciti a fare di peggio.
Il fallo su Sagonti in occasione del secondo gol del Pozzolengo, da proiettare negli studi oculistici e a casa di Bertelli perché anche un cieco avrebbe visto l’attaccante franare sul centrocampista del San Carlo, la spinta con due braccia del portiere di casa in area ai danni di Albini ; confondere una traversa con una parata del portiere, regalando così il corner al San Carlo dal quale arriva il momentaneo pareggio; la rissa finale; una gara che sarebbe potuta essere bella, ma è risulta troppo bulla per colpa di un arbitro che se l'è lasciata sfuggire di mano e non l'ha più ripresa.
Ma cosa bisogna aspettarsi da un arbitro che invece di andare a Solferino, come diligentemente hanno fatto le due squadre, finisce in piazza a Pozzolengo a domandarsi per quale motivo le squadre siano in ritardo? Ci si aspetterebbe un gesto di umiltà. E lui ci prova, promettendo di lasciare negli spogliatoi i cartellini e invece negli spogliatoi ci lascia gli occhiali e tutto quello che cerebralmente rintracciabile ci dovrebbe star dietro.
Il San Carlo è stato evidentemente più danneggiato dal fallo non visto su Sagonti e dal rigore negato ad Albini perché, sull’1-1, di fronte a un Pozzolengo inopinatamente contratta e arruffona, difficilmente i rivali sarebbero riusciti a passare in avanti. Ma anche i padroni di casa hanno il diritto di protestare per l’interpretazione errata in occasione del calcio d’angolo che ha consentito al San Carlo di raggiungere il pareggio.
La verità sta nelle statistiche, quattro incontri disputati con il signor Moreno Bertelli e per quattro volte il San Carlo ne è uscito con zero punti all’attivo.
Bertelli e il Csi che a ogni piè sospinto ci ripetono che i loro men in black sono i migliori della provincia, in realtà sono più ciechi dei fischietti che mandano in campo. La loro mediocrità tecnica, coniugata al mancato utilizzo del buon senso, diventa un mix devastante, attentando sistematicamente alla regolarità e allo spettacolo del Open 11.

Tabellino: Grimaldi, Parolini (18’ 2T Derev’yanko), Donneschi, Gaffurini, Masneri (34’ 2T’ Lombardi), Svanera (9’ 2T Ponziani), Sberna (9’ 2T Sagonti), Gabana (29’ 2T Milanesi), Amico (18’ 2’T Rodriguez), Albini, Busi.
Ammuniti: Donneschi, Albini, Svanera.

PARTITA DECISIVA- L’intenzione è quella giusta, e la partenza della Falegnameria Terraroli promette scintille. Al 10’ una palla recuperata da Gabana permette uno scambio delizioso tra Albini e Busi che con si concretizza a causa di un tiro troppo debole del ragazzo venuto del quartier San Carlo. Al 16’ dopo un cross al contagiri di Albini è ancora Gabana ad essere protagonista assoluto della scena grazie ad un colpo di testa forte ma centrale. Il Pozzolengo però non cade nella trappola impedendo ai Gialloblu di far girare la palla e guadagnare metri. Anzi, sono i gialloneri a pressare e mettere in difficoltà la difesa di Chiarini. Al 18’ dagli sviluppi di un calcio d’angolo è Grimaldi a fare un doppio miracolo. Il portierino si ripete pure al 25’ quando dagli sviluppi di una punizione i gialloneri tentano per ben due volte di mandare in rete la palla. Le incertezze si pagano, e al 28’ il Pozzolengo passa grazie alla terza azione su mischia in area, innescata dal rinvio sbagliato di Masneri. La rete è adrenalina pura e carica i gialloneri che attaccano, senza perdere contatto con la fase difensiva, ma l’ultimo tiro in porta del primo tempo è del San Carlo grazie all’asse Albini –Gabana. Il vantaggio dei padroni di casa, alla fine ci sta tutto. Anche se realizzato grazie ad un campo che col passare del tempo diventa sempre più impraticabile.
LA RIVOLUZIONE DI CHIARINI—
La ripresa per i ragazzi di San Carlo è poco lucida, la Falegnameria Terraroli subisce il pressing giallonero e nelle ripartenze deve fare i conti con l'attenzione della difesa del Pozzolengo. Chiarini toglie l’intero centrocampo nel tentativo d’inserire forze fresche, affidandosi ai quattro polmoni di Ponziani e Sagonti. La squadra gialloblu prova a mantenere il pallino del gioco alzando il baricentro, ma rischiando il contropiede del Pozzolengo: canovaccio ripetuto, con Busi alla ricerca ossessiva di Albini. Lo spietato senso del calcio della Falegnameria Terraroli, quello con la bava alla bocca tanto per intenderci, esplode al 12’, quando Busi impensierisce il portiere del Pozzolengo con un tiro dalla distanza. Ammirevole il coraggio ma pessima la visione di gioco, vista l’invitante posizione di Sagonti liberissimo sulla destra.
RODRGUEZ NON SBAGLIA — È senza dubbio il momento migliore del San Carlo. Chiarini inserische Derev’yanko e Rodriguez per Parolini e Amico: meno qualità, insomma, e più profondità, perché il Pozzolengo ha sette anime. L’immagine è netta: Pozzolengo nella sua metà campo e gialloblu in assedio. Al 21’il pericolo arriva ed è una traversa di Derev’anko, ma Bertelli, vede una parata del portiere. Calcio d’angolo e in area il più lesto è Rodriguez che di testa manda la palla sul palo interno, realizzando così la sua seconda rete in appena 32’ giocati. E’ un finale mozzafiato in cui l’esito è appeso a un filo. Basta poco per spezzare gli equilibri. E’ sufficiente un’interpretazione errata del regolamento. All’improvviso ecco il gol che non ti aspetti e che terrà per tutta la settimana le attenzioni dei media. Al 30’ durante l’unica quasi azione pericolosa del Pozzolengo del secondo tempo durante l’ennesimo batti e ribatti in area del San Carlo, Sagonti nel tentativo di rinviare la palla viene letteralmente disarcionato da tergo stile Brock Lesner con il piccolo Rey Mistirio. Incredibilmente Bertelli interpretando il gesto atletico dell’attaccante del Pozzololengo come fallo involontario lascia continuare regalando ai padroni di casa un’isperato vantaggio.
34’ del secondo tempo, Al peggio non c’è limite: In area del Pozzolengo il portiere ormai fuori tempo, spinge con veemenza Albini da dietro nel tentativo di prendere la palla. E’ l’apoteosi del Bertelli pensiero, niente rigore per il San Carlo e contropiede fulmineo del Pozzolengo che regala ai suoi tifosi di casa la gioia del terzo gol. Al 35’ Sagonti intuendo la filosofia Bertelliana atterra in area senza volere l’attaccante giallonero, ma incredibilmente arbitro ritorna sui suoi passi, concedendo il giusto rigore al Pozzolengo. Quattro a uno e tutti a casa. Non prima però di veder scatenare una mezza rissa gestita malamente dal nostro amato Bertelli.

OFF:
Bertelli, ma per fortuna non è di San Carlo.
Su certi campi è impensabile giocare senza tacchetti di ferro.

On:
Ottima partita su un campo quasi impraticabile.

Grimaldi 6,5: Fa le parate che deve, per i miracoli si sta attrezzando.
Parolini 5,5: Lui ha il compito di spingere, ma sulla sua fascia non arrivano mai palloni. Lui si sbraccia ma alla fine si arrende. Le braccia gli fanno troppo male.
Derev’yanko 6,5: Giocatore ad energia nucleare, entra e subito colpisce la traversa. Tra le steppe di Solferino riaffiorano le doti battagliere del cosacco ucraino.
Donneschi 6: Fa spallate con la punta del Pozzolengo, si danna di qua e di la. Fino quando la partita è definita tale la sua prestazione è senza macchia.
Gaffurini 6:Sbaglia l’intervento in occasione del terzo gol del Pozzolengo, ma li ormai la partita era già stata condizionata dal cattivo arbitraggio.
Masneri 5: Primo tempo poco brillante, suo l’errore in occasione del primo gol. Nel secondo tempo la musica cambia ma è troppo tardi.
Svanera 6: Non appariscente come quello visto col Manerbio quando sembra generoso come il Generale Custer contro gli indiani, ma non ha paura non si risparmia e mette le gambe tra le falciatrici del Pozzolengo.
Ponziani 6,5: Entra nel momento di massima difficoltà del San Carlo. Grazie ai suoi primi cinque minuti da scheggia impazzita manda subito in tilt il centrocampo del Pozzolengo.
Sberna 6: Galleggia tra il fango cercando di tenere in piedi un centrocampo destinato ad implodere. Lui con tutti i mezzi ci riesce. Esce prima di affondare.
Sagonti 6: Meriterebbe un 4 per esser caduto accidentalmente in occasione del secondo gol del Pozzolengo e per aver procurato il rigore, ma a differenza di Bertelli, il regolamento che regola il gioco del calcio, noi lo conosciamo. Encomiabile la giustificazione sarcastica all’arbitro dopo il fallo in area sull’attaccante giallonero: ”Guardi che non l’ho fatto apposta!”
Milanesi s.v.: Entra al 30’ in tempo per ammirare in prima persona lo scempio arbitrale.
Amico 5: Finché il campo gli permette di giocare palla a terra
la sua prestazione è lodevole. Sparisce lentamente risucchiato dal fango di Solferino.
Rodriguez 7: Contro il Manerbio entra dalla panchina e dopo un minuto è già in gol, contro il Pozzolengo entra dalla panchina e dopo un minuto è già in gol. Sabato giocherà ma di sicuro partirà dalla panchina.
Albini 6: Prestazione generosa giocata a tre polmoni, ma quando capisce che la partita perde di ogni serietà sportiva passando dal CSI alla WF, si trasforma in John Cena scatenando la rissa reale.
Busi 5,5: La sua è indubbiamente una partita generosissima, ma nel fango di Solferino zampetta su e giù come un ranocchio nello stagno. Insomma una prestazione ne carne ne pesce.
Gabana 7 il migliore: Chiarini gli affida il controllo della fascia con la libertà di far male durante gli inserimenti, inoltre gli chiede di dare una mano a Sberna e a Svanera. Lui si fa in quattro dando pure il suo contributo in fase di copertura.
Leggi tutto...

mercoledì 4 aprile 2012

PAURA E DELIRIO A SAN CARLO

Terzo risultato utile consecutivo per i gialloblu (3-1) che, in svantaggio, con Rodriguez, Busi e capitan Albini rimontano e superano la squadra di Manerbio.
La Falegnameria Terraroli incamera il terzo risultato utile consecutivo, strappando in via De Gasperi un 3-1 in rimonta. Avanti l’Oratorio Manerbio con svista difensiva di Guitti, poi Rodriguez, Busi e Albini ribaltano il risultato dopo che gli ospiti avevano sbagliato il colpo del probabile k.o. gialloblu. Il terzo gol arriva solo allo scadere regalando al pubblico di casa una partita palpitante. La Falegnameria Terraroli sale quota 25 punti, l’Oratorio di Manerbio subisce l’ennesima sconfitta immeritata.

Tabellino: Grimaldi, Archetti, Guitti(15’ 2T Gaffurini), Ponziani, Derev’yanko, De Santis(1’ 2T Svanera), Busi(29’ 2T Lombardi), Trami(9’ 2T Rodriguez), Voinea(1’ 2T Gabana), Bosio(15’ 2T Sberna), Albini.
Cartellini gialli:0
Spettatori: 21. Da segnalare un folto numero di ammiratori e ammiratrici che hanno sostenuto con applausi, cori e striscioni i propri beniamini per tutta la durata dell’incontro.

PRIMO TEMPO INCOLORE— Squadra per buona parte rivoluzionata quella di Chiarini che fa largo uso del turn over in vista della delicata trasferta contro il Pozzolengo. Il San Carlo presenta quindi tre reparti assai sperimentali, con Guitti e il rientrante Archetti ad affiancare Ponziani e Derev’yanko in difesa, e Busi e De Santis inedito cuore del centrocampo, mentre in avanti Bosio e Albini si alternano al ruolo di prima punta, affiancati con dinamismo dal veterano Trami e dallo spolveratissimo Voinea. La sceneggiatura preparata da Chiarini dovrebbe garantire un film d’azione condito da prestazioni maschie, diciamo un film, modello “Allien v.s.Predator”, in realtà già dal trailer si capisce che si tratta invece della 132° puntata dell’ispettore Barnaby. Il canovaccio della gara è da subito chiaro: partita molto tattica e giocata a ritmi “Slow motion”, l’Oratorio di Manerbio spinge e crea di più, ma fatica ad arrivare al tiro, tanto che anche Grimaldi è praticamente inoperoso. La Falegnameria Terraroli è meno dinamica quasi irriconoscibile rispetto quella ammirata a Ponte Zanano, si vede di rado dalla trequarti manerbese in su, ma intanto inventa il primo tiro della gara, un piattone a fil di palo di Voinea imbeccato da un delizioso colpo di tacco di Bosio. Due minuti dopo, al 10’ un contrasto vinto da Busi serve Albini che al momento del tiro viene ingabbiato dal difensore avversario. Nonostante i giocatori blu non adottino alcun tipo di pressing sui portatori di palla del San Carlo i gialloblu non ne approfittano consegnando all’Oratorio di Manerbio il possesso palla. Inspiegabilmente la Falegnameria Terraroli si appassisce. Al 12’ una voragine immensa a centrocampo si apre consentendo all’avanti ospite di trovarsi in area piccola dove Grimaldi in uscita trova il tempo di sventare la minaccia. L’Oratorio di Manerbio ora è all’apice della propria spinta offensiva. Sulla fascia il numero 10 blu una volta saltato con facilità Derev’yanko, fa partire da posizione defilata, un destro che sorvola di poco la traversa. Al 17’ un cross dalla sinistra per poco non imbecca l’attaccante lasciato ingiustamente libero dal duo Ponziani Guitti. Chiarini da fuori incita i suoi a impostare con più calma, usando i cambi di fronte e gli spazzi sulle fasce. L’Oratorio Manerbio sembra pronto ad affondare il colpo ma inspiegabilmente al 20’ alza il piede sull’acceleratore riconsegnando ai padroni di casa il ruolo di protagonisti dell’incontro. Al 21’ Ponziani smarca Albini in area avversaria, ma è bravo il portiere del Manerbio nell’uscita. Al 24’ Una palla persa dalla difesa blu consente a Bosio di calciare forte ma alto, mentre al 30’ una doppia azione pericolosa di Albini partorisce solamente una traversa. Ma la palla più clamorosa del San Carlo la spreca Voinea che libero in area calcia debolmente tra le braccia del portiere avversario.

RIPRESA A SUON DI GOL— La ripresa si apre con Svanera e Gabana in campo, ma soprattutto con due squadre rivitalizzate e pronte ad affrontarsi a viso aperto. Dopo 2’ arriva la scintilla che fa traboccare il vaso o la goccia che infiamma la partita. Guitti indeciso nel controllare la palla di piede o di testa fa l’errore di lasciar sfilare la palla, un gesto atletico che si traduce in un velo fantastico per l’attaccante blu, che a due passi da Grimaldi, insacca senza difficoltà. Il San Carlo reagisce, ma l’Oratorio di Manerbio tiene bene, e finalmente la gara acquista ritmo e aggressività. Albini è il primo a non credere a ciò che c’è scritto sul tabellone e così al 5’ dopo aver ricevuto palla fa partire al volo un bolide che sorvola alto la traversa. Chiarini rompe gli indugi e cambia: fuori Trami e dentro Josè, il San Carlo ora si trasforma in un 4-3-3. E si trasforma anche la partita, col Manerbio che cala vistosamente e la Falegnameria Terraroli che cresce e dilaga: al 10' Busi calcia in porta e sulla ribattuta il più lesto è Rodriguez, il suo tiro da posizione defilata colpisce il difensore che spiazza l’incolpevole portiere. E' l'1-1. Chiarini non si accontenta, fuori Bosio e dentro Sberna, consentendo a Busi di ricoprire il ruolo di attaccante centrale. Al 27' arriva la doccia fredda per gli ospiti: su una cambio di fronte Albini fa partire un preciso traversone per Busi, che insacca di testa sul secondo palo. Ma non è finita qui l’allenatore ospite utilizza gli ultimi cambi a sua disposizione nel tentativo di capovolgere la situazione, ma l'iniezione di freschezza non basta all’Oratorio di Manerbio. Anzi, è il San Carlo a trovare il tris, con capitan Albini che, su un assist di Grimaldi , vince un doppio contrasto e sotto rete trafigge ancora l’estremo difensore della bassa al 35'. Per la Falegnameria Terraroli è festa, per l’Oratorio di Manerbio l'appuntamento per la seconda vittoria in campionato è rimandato. Unico neo, l’inspiegabile apatia espressa dalla squadra di Chiarini in tutto il primo tempo.
ON:
Ottima reazione dopo il gol subito.
Sette punti in tre partite.
Zero cartellini gialli
OFF:
Imperdonabile e gravissimo l’adattamento al ritmo blando degli avversari.

Grimaldi 6: Sarebbe da senza voto tanto privi di pericolosità sono stati gli avversari, però si guadagna il voto grazie all’uscita tempestiva del primo tempo.
Archetti 6: Migliora partita dopo partita e la maturazione è completata. Da giocatore imprevedibilmente insicuro visto contro il Nuvolento nel girone d’andata a sicurezza tattica per la difesa e per l’allenatore.
Ponziani 6,5: Diciamo la verità, con lui si potrebbe tranquillamente giocare con una difesa a uno.
Derev’yanko 6: Dalla sua parte si aggira il capitano del Manerbio, lui è bravo a fargli capire chi comanda.
Gaffurini 6: Entra tra le fila della contraerea. Con lui in campo cessano le incursioni aeree del Manerbio.
De Santis 6,5: Nel primo tempo lavora doppio, andando a coprire le falle lasciate aperte dal suo compagno di reparto. Viene sostituito solamente per scelta tecnica.
Svanera 6: Meriterebbe un 7 per la prestazione, ma come al solito arriva in ritardo irritando compagni e staff tecnico. In ogni caso quando entra in campo la partita cambia.
Busi 6: Capiremo mai quale è veramente il vero Busi? Il coniglio bagnato del primo tempo o il leader del secondo tempo? Nel frattempo ci godiamo il suo bellissimo gol di testa.
Lombardi S.V.: Dalla panchina esorta i propri compagni a giocare di più la palla. In campo cerca la porta da qualsiasi posizione lui si trovi.
Trami 5,5: Salviamo la solita abnegazione, quel correre frenetico a dare una mano ai centrocampisti, e se serve pure ai difensori. Però dalla sua velocità ci si aspetta qualche smarcamento in più.
Rodriguez 6: Il Belen di Rezzato entra al posto di Trami e ci mette meno di un minuto a trovare il gol, ma per il resto della partita rimane troppo lontano dal gioco, perennemente incollato alla linea laterale.
Voinea 6: E’ decisamente il più attivo del primo tempo e non ha caso ha ben tre occasioni da gol. L’impegno c’è ma per la mira bisogna ancora aspettare.
Gabana 6: Entra per spingere, ma subito dopo il gol del Manerbio viene dirottato a centrocampo. In mezzo al campo si mette subito al servizio di Busi e di Svanera.
Bosio 5,5: Zampetta per buona parte della gara servendo palloni interessanti agli avanti. Non sfrutta a dovere la libertà di movimento che i difensori del Manerbio gli concedono.
Sberna 6,5: Strappi da mediano di corsa mescolati a ad una buona disciplina, e senza mai una polemica sterile con l’arbitro. Peccato averlo lasciato in panchina, perché chissà quando ricapiterà a Chiarini un Lorenzo così in forma.
Albini 6,5: Nel primo tempo divora una quantità industriale di gol, ma alla fine il capitano si fa perdonare grazie ad un assist delizioso ed un gol da vero campione.
Guitti 7 il migliore: Grazie alla sua capacità extrasensoriale capisce che per cambiare la partita ci vuole qualcosa di scioccante. Il suo inconscio gli fa perdere la palla, ma il gol subito sveglia dal letargo agonistico i ragazzi del San Carlo.
Leggi tutto...