martedì 27 marzo 2012

UN POLVEROSO 0-0 A PONTE ZANANO

Ponte Zanano, 24 marzo 2012
Molte emozioni, ma zero gol, un pareggio che sancisce l’addio alla promozione per i sancarlini. Pericolosi i valtrumplini nel primo tempo. Colpo grosso sfiorato da Albini nella ripresa.
Tabellino: Grimaldi, Masneri, Donneschi(13’ 2T Gaffurini), Ponziani, Derev’yanko (28’ 2T Parolini), Svanera(32’ 2T Sagonti), Busi( 30’ 2T De Santis), Albini, Bosio(19’ 2T Rodriguez), Trami(10’ 2T Gabana), Amico.
Ammoniti: Bosio per proteste.
Spettatori: 21

La Falegnameria Terraroli per la seconda partita consecutiva non subisce gol e continua la fase di consolidamento difensivo voluta da Chiarini che in 7 partite ha visto il San Carlo subire solamente 4 gol. I falegnami nelle ultime 7 partite hanno perso solo contro Provagliese e Isorella. Dati che non si conciliano con la posizione in classifica, ma se si vanno a cercare le occasioni sprecate ad inizio campionato tutto si capisce benissimo. Anche oggi. La logica voleva una partita da 1-2 per gli scommettitori, con le squadre all'arrembaggio in cerca della vittoria. Invece alla fine esce una X che premia solo i padroni di casa.
FORMAZIONE— Nessuna novità in formazione rispetto alle previsioni della vigilia. Il San Carlo deve fare a meno di Archetti infortunatosi durante la partita di Lunedì, al suo posto Derev’yanko completa la difesa a quattro composta da Ponziani, Donneschi e Masneri. Ma, soprattutto, Chiarini può contare su tutto quell’avantreno capace di battere per 4-0 il Poncarale, elemento chiave per il gioco del tecnico del villaggio Marcolini. Nel Ponte Zanano l’avanti col numero 9, coppia fedele di Acquafresca e il numero 7 spiccicato a Cossu, rappresentano i due piloni della Tav sul quale far passare tutte le azioni più pericolose.
SARÀ IL CAMPO?— Nel primo tempo la qualità del match non rispecchia certo quella di due squadre considerate dagli addetti al lavoro spumeggianti. Il campo sul quale si disputa l’incontro non risulta essere all’altezza neppure per il CSI. Un mix atroce composto da un fondo duro e ghiaia fine impedisce il perfetto controllo della palla, in più la scarsa larghezza del campo limitano ulteriormente il potenziale offensivo delle fasce. Vista l’atrofizzazione delle ali il gioco passa prevalentemente per vie centrali sfruttando il gioco aereo. In breve la partita si trasforma in una polverosa battaglia campale dove focolai di gioco si accendono e si spengono rapidamente senza mai trovare il varco giusto per colpire al cuore il rispettivo avversario. Sul deserto di ghiaia valtrumplino sono proprio i padroni di casa a trovarsi a proprio agio. Le prime azioni pericolose arrivano al 5': una punizione del Ponte Zanano dal limite sfiora il palo, mentre 20” dopo un contropiede fulmineo impegna Grimaldi in uscita sull’attaccante. Il primo a farsi vivo dalle parti del portiere ospite è Trami, grazie alla maggiore rapidità rispetto al proprio avversario. Al 7’ si rende minaccioso grazie ad un contropiede, mentre al 10’ il suo tiro preciso ma debole, viene neutralizzato con facilità dal portiere avversario. Il San Carlo nonostante la totale inferiorità aerea quando riesce a mettere a terra o a sabbia la palla diventa pericolosa. Al 15’ un’azione corale tra Donneschi, Albini Derev’yanko consentono ad Amico di farsi minaccioso in area, ma la punta gialloblu arriva leggermente in ritardo sul pallone. Sempre primi sui contrasti i padroni di casa si garantiscono il pallino del gioco, sfornando palloni interessanti a ripetizioni per i dinamici 8 e 9. Al 17’ un tiro dalla distanza sottolinea la bravura di Grimaldi nell’arte del parare. Mentre al 32’Grimaldi si supera con un prodigioso colpo di reni andando a levare la palla dell’angolino destro, dopo un inserimento di “Cossu” lasciato ingiustificatamente libero di colpire di testa. Nei 6’successivi da registrare l’ennesima azione personale del numero 7 avversario, bravo nell’aprirsi un varco sulla sinistra e calciare un bolide che si spegne a lato. Finisce il primo tempo e il San Carlo tira un sospiro di sollievo. Sterile il raccolto degli attaccanti. Albini si accende un paio di volte e semina il panico, ma si perde nell'ultimo passaggio, mentre Bosio e Amico, risultano essere talmente inespressivi da essere ingaggiati come comparse sulla serie tv più amata da Milanesi: ”L’ispettore Barnaby”. Per il resto, poca roba: gioco sulle fasce bloccato, difesa comunque attenta, ma nessun guizzo a saltare l'uomo. Ci vuole qualcosa di più per pensare di salire in Élite.

RIECCO I FALEGNAMI— Nella ripresa i ragazzi di Chiarini minuto dopo minuto si riappropriano del centrocampo, mentre la squadra di Zanano non è la stessa della ripresa. Niente scambi nello stretto, niente sponde velenose di “Acquafresca”, niente tiri in porta. Solo lanci lunghi, ma sempre imprecisi. La mole di gioco del San Carlo però non produce molti pericoli nei primi 15’: Bosio si sveglia improvvisamente dal torpore del primo tempo macinando kilometri necessari per supportare il centrocampo. Ma le palle al centro sono sempre troppo alte e Albini e Trami fanno miracoli per addomesticarle. Gli ospiti spazzano come se stessero vincendo 3-0 e vanno vicini al gol solo con una magia dal limite dall’11 che trova sveglio Grimaldi, mentre al 14’ un contrasto vinto su Derev’yanko consente all’attaccante di sfiorare il palo. Il Ponte Zanano del secondo tempo è tutto qua, ora il pallino del gioco passa agli ospiti. Al 23’ il numero uno di casa si supera andando a respingere un tiro preciso di Albini mentre al 27’ ancora il capitano dopo una sua personale discesa sulla sinistra calcia alto di poco. Onore agli uomini di Chiarini che ci provano fino al 37' dimostrando uno spirito di gruppo invidiabile. Non importa se i risultati delle altre sancisce la fine dei sogni di gloria, perché ora Chiarini ha una squadra tosta sul quale costruire un futuro più che radioso.

ON:
Una difesa attenta e arcigna.
Buon carattere dimostrato da tutta la squadra.
Zero gol subiti nelle ultime due partite.
OFF:
Attenzione in fase difensiva nel rimanere in quattro oltre la linea della palla.

Derev’yanko 7: E’ la sua miglior partita dell’anno. Gli si chiede di fare le cose semplici e lui risponde con una super prestazione. Addomestica un giocatore ostico come il numero 8 avversario.
Parolini S.V: Con un San Carlo impossibilitato a giocare sulle fasce la sua potenza non può esprimersi. Entra verso la fine con compiti da terzino puro. Lui storce il naso ma non i piedi.
Ponziani 6,5: Ha il merito di resistere un tempo con un centrocampo senza filtro. Sportella senza problemi con un dinamicissimo “Acquafresca”. Ammaccato resite senza sbavature fino all’80’
Donneschi 6: Per tutto il primo tempo corre a destra e a manca nel tentativo di arginare ogni falla nelle sistema difensivo sancarlino. Incredibilmente esce causa apnea.
Gaffurini 7: Entra al posto di Jacopo e le offensive del Ponte Zanano cessano. E’ un mondo alla rovescia dove la vecchia generazione soccorre quella giovane. In ogni caso a San Carlo il patto tra le generazioni funziona perfettamente.
Masneri 6,5: Quando il campo è impraticabile il “Masne” se ne esce con una prestazione maiuscola. Un calciatore senza pregiudizi, per lui caviglia e pallone sono la stessa cosa.
Busi 6: Partita difficile per i centrocampisti di San Carlo. Nel primo tempo sempre in inferiorità numerica, sempre in ritardo sul pallone. Nel secondo tempo quando Bosio incomincia a girare, tutto risulta più semplice. Stefano ha il merito di non perdere mai la bussola.
De Santis S.V.: Chiarini lo piazza come scermo davanti la difesa. E da li non fa passare nessuno.
Svanera 6,5: Imperturbabile alla polvere che si alza dal campo, impassibile davanti alla forza fisica degli avversari, indifferente al gioco aereo. Lui per tutta la partita riceve palla, la protegge e poi la smista.
Sagonti S.V.: Prezioso nel fare da collante tra i reparti.
Albini 6,5: Ancora una volta gli avversari si divertono a negargli il gol sulla linea della porta. In ogni caso il suo dinamismo è prezioso per tenere in piedi tutta la baracca.
Trami 6: Molto attivo, un po’ cervellotico nel servire palla, ma utile nel mettere pressione alla difesa avversaria.
Gabana 6,5: Entrando inserisce “grip” alla squadra. Su questi campi i suoi polpacci transgenici fanno la differenza.
Bosio 6: Per tutto il primo tempo si diverte trotterellando dalle parti di Amico senza mai offrirgli una sponda utile. Nel secondo tempo il panda si trasforma in puma sbranando ogni pallone. Esce pure lui per mancanza d’ossigeno.
Rodriguez 6: Rientra dopo un lungo stop. Si toglie subito la ruggine, venendo però ricoperto dalla polvere. Sfrontato, davanti a difensori arcigni non toglie mai il piede.
Amico 6: Un centravanti che sopperisce con il dinamismo alla sua esile forza fisica. Con furbizia ricicla mille palloni sporchi. Con tutta questa polvere non ha mai un’occasione pulita.
Grimaldi il migliore voto 7,5: Nei momenti del primo tempo in cui sembra che a Ponte Zanano il centrocampo del San Carlo sia quello di inizio stagione, incapace di fare filtro, Mattia blinda la porta. Parate importanti da tiri da vicino e da lontano.
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giovedì 22 marzo 2012

LA FALEGNAMERIA TERRAROLI SEGA IN 4 IL PONCARALE

Rezzato, 19 marzo 2012
Tutto facile per i gialloblu, che segnano con uno strepitoso Busi, Albini, un stratosferico Amico e Ponziani. Gialloneri senza anima dopo il rosso al loro allenatore.

TABELLINO
: Grimaldi, Archetti (8’ 2T Masneri), Ponziani, Guitti, Parolini, Svanera(28’ 2T Sagonti), Busi(31 2T Donneschi), Trami(23’ 2T Gabana) , Bosio(12’ 2T Sbaerna), Albini, Amico(31’2T Voinea).
Cartellino Giallo: Busi
Spettatori: 16

Sulla consistenza mentale e sulla capacità di reggere le pressioni da parte della Falegnameria Terraroli avevamo pochi dubbi. Anche se andare in campo, contro la seconda in classifica che ha forti motivazioni, dopo aver saputo dell’incidente capitato al Presidente del San Carlo, non era proprio agevole. Il 4-0 di via De Gasperi, tanto netto quanto esteticamente delizioso, lascia un lumicino di speranza ai gialloblu per la lotta al quarto posto e riporta il sorriso a San Carlo dopo un pareggio e una sconfitta. Falegnameria Terraroli più che mai ottimista dopo il raggiungimento dell’obbiettivo minimo stagionale dei 21 punti, risultato ottenuto nella passata stagione proprio dai gialloblu. Non sappiamo se i ragazzi di Chiarini riusciranno a vincere tutte e tre le partite a disposizione, ma di sicuro sul rettangolo di gioco tutti i giocatori sapranno mettere in campo quella voglia di vincere che ormai hanno imparato ad amare dopo il successo perentorio contro il Poncarale.
IN CAMPO— Il San Carlo si presenta per l’occasione a ranghi completi, con Grimaldi tra i pali, Guitti e Ponziani centrali, Archetti con il ruolo di difensore destro di contenimento, mentre Parolini sulla sinistra riceve consegne più offensive. A centro campo Busi e Svanera hanno il compito di sostenere tutto il peso del sofisticato sistema offensivo composto da Trami, Bosio, Albini e Amico. I quartetto bavarese è creato per simulare in tutto e per tutto le movenze di Gomez, Ribery, Muller e Robben. Unico obbiettivo quello di affondare tutte le difese avversarie. Il Poncarale capace di vincere sei partite di fila dopo la sconfitta subita in casa proprio per mano del San Carlo, nelle ultime uscite sembra aver decisamente esaurito la benzina. E senza alcuni giocatori chiave come il dinamico numero 20 ha ancora meno da dare. In ogni caso i primi minuti di gioco sono a tinte giallonere, dove il muscolare centrocampo del Poncarale ha la meglio contro il dinamico ma leggera mediana sancarlina. Al 2’ una ripartenza veloce degli ospiti per poco non si traduce in gol. Il Poncarale spinge per raggiungere nel più breve tempo possibile il gol del vantaggio, per dopo gestire con intelligenza le restanti energie. All’11’dagli sviluppi di una pericolosa punizione dai 25 metri l’attaccante della bassa manda alto. Il tempo passa e i quattro difensori di casa rispondono colpo su colpo senza mai andare in crisi, consentendo alla gioiosa macchina da gol sancarlina di scaldarsi. Al 15’ Amico mette in centro un pallone che il difensore ospite rinvia a malo modo. Sulla ribattuta Trami è il più lesto a calciare il pallone nell’angolino sinistro. Tutti sono pronti ad esultare quando improvvisamente il portiere compie il miracolo parando l’imparabile. Per un attimo si ha il timore di trovarsi davanti all’ennesimo Dudek del CSI, ma bastano due minuti a rendersi conto che il portiere del Poncarale è in realtà “Saponetta Dida”. Una Punizione dalla ¾ di Busi con l’obbiettivo di servire Albini di testa si trasforma in un gol grazie all’uscita maldestra dell’estremo difensore ospite. Il Poncarale accusa il colpo, e tutto si ferma, basta anticipi, basta gioco maschio e fine delle trasmissioni. A quel punto la Falegnameria Terraroli ha il merito di andare subito sul 2-0, col capitano Albini guerriero ispiratissimo, che grazie ad una punizione dal limite fa partire un rasoterra imparabile. Siamo al 19'. Ma la partita vera finisce qui.
POSSESSO— Sì, perché la Falegnameria Terraroli tenendo alta la difesa impedisce agli avanti del Poncarale di raggiungere la loro area, mentre a Busi e a Svanera viene affidato il compito della gestione del giro palla, col campo che viene sempre allargato per spostare i gialloneri in inferiorità numerica con lo scopo di innescare Amico proprio dalle fasce. Ed è proprio dalle fasce e da un perfetto cambio di fronte che arriva il terzo gol. Bosio spina nella gola della difesa gialloblu riceve palla e serve sul filo del fuori gioco Amico, l’attaccante da buon ristoratore apparecchia il capolavoro saltando a ripetizione i difensori e battendo il portiere sul primo palo.
INTENSITA' INUTILE— Quella che il Poncarale mette a inizio ripresa. Al 1’ minuto un liscio di Ponziani favorisce l’attaccante ospite, a risolvere la situazione ci pensa Grimaldi che simile ad un orso che sbuca dal bosco spaventa con un uscita improvvisa il giocatore della bassa che così calcia miseramente a lato. La Falegnameria Terraroli sonnecchia solo per 3’scarsi, poi capisce che con il Poncarale così alto si può ripartire bene nelle praterie e va a mettere paura al portiere ospite grazie ad un palo di Amico. Al 13’ Albini servito magistralmente da un inesauribile Trami tenta un pallonetto, colpo sotto e palla alta. Risultato? La palla scavalca portiere, porta e spogliatoi! Al 20’ ancora Albini ci prova ma è bravo il difensore del Poncarale a salvare sulla linea di porta. Mai visto il botticinese così affamato di gol, quest'anno. E visto che si diceva che i gialloblu ultimamente non segnava mai di testa, arriva il quarto gol proprio da lì. Con Ponziani che dagli sviluppi di un calcio d’angolo, battuto magistralmente da Busi, trafigge di testa l’incolpevole portiere della bassa. L’ultimo brivido della serata arriva al 37’ quando il 22 avversario sorprende Grimaldi dalla metà campo con un preziosismo balistico che si stampa sulla traversa.
SCENARI— Meglio di così non poteva andare per Chiarini. Che trova conferme dopo la bella prova di Isorella. E occhio al termometro della condizione, in violenta risalita per Bosio, Trami e Amico. Così la trasferta di Sabato pomeriggio a Ponte Zanano non fa paura. Se è vero che contro questo Poncarale si potevano fare molti più gol è anche vero che gli attaccanti di San Carlo li hanno saggiamente risparmiati per la trasferta in terra valtrumplina.
ON:
Una difesa attenta e arcigna
Un centrocampo intelligente
Un attacco generoso nell’aiutare gli altri reparti
OFF:
Attenzione in fase difensiva nel rimanere in quattro oltre la linea della palla.
Grimaldi 6,5: Poco lavoro per tutta la partita, sempre presente nell’esortare la difesa.
Archetti 6,5: Quando il match diventa una bolgia, cerca di tenere lontani dall’area gli attaccanti del Poncarale. Spesso ci riesce nonostante uno stile non sempre bello da vedere. Esce dal campo dopo un colpo al collo. Un vero lottatore.
Masneri 6,5: Sostituisce Archetti prendendo le sembianze e il gioco ruvido del suo predecessore. Garantisce la continuità storica necessaria per non sfasare i perfetti equilibri difensivi.
Ponziani 7,5: Inespugnabile in difesa, espugnatore in attacco. Nient’altro d’aggiungere.
Guitti 7: Solido compare di Ponziani, ruvido nei contrasti ma ruspante negli anticipi. Ruspante nel senso di ruspa, trattore, katerpillar, ecc.
Parolini 7: Ha il merito di essere stato il primo a non credere nella solidità difensiva del Poncarale, è sua di fatti la prima offensiva del San Carlo nell’area avversaria. Sfrontato duella senza paura con chiunque.
Svanera 7: Chiarini gli affida le chiavi della squadra. Da mediano accende la squadra con semplicità disarmante.
Sagonti SV: Davanti la difesa da ordine e pulizia. Prodotto senza data di scadenza.
Busi 7: Stenta ad inizio partita ma quando il diesel si scalda la squadra incomincia a correre. La partita si sblocca grazie al suo personalissimo fiuto del gol.
Donneschi SV: Sperimentato per pochi minuti come centrocampista, risulta bravo nella quantità, ottimo nella tecnica. Per valutare la visione di gioco ci vorrebbe un altro tipo di minutaggio.
Trami 7: Attaccante tascabile abile nel controllo di palla. Gran lavoratore. Vicino al gol con un tiro ravvicinato che impensierisce il portiere avversario.
Gabana SV: Giocatore intelligente. Entra sul 4-0 addomesticando la partita.
Bosio 7: E’ bravo l’argentino, confeziona assist deliziosi mettendo in crisi il centrocampo e la difesa del Poncarale. Gli manca il gol ma per quello c’è il Ponte Zanano.
Sberna 6,5: Entra al posto di Bosio infoltendo il centrocampo. Concrete e semplici le sue iniziative di gioco.
Albini 7,5: Crea e s’inventa un gol. Non si arrende mai. Lui osserva la sua squadra e la squadra osserva il suo capitano. E’ nato un leader.
Voinea S.V: Con entusiasmo gioca gli ultimi scampoli di partita. Felice nel sentirsi utile alla causa del San Carlo.
Amico 7,5 il migliore: Realizza il gol più bello della stagione. Fedor Dostoevskji diceva che la bellezza salverà il mondo. Fedor Dostoevskji lunedì sera era sugli spalti di via De Gasperi.
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mercoledì 14 marzo 2012

PARTITA ALLA PARI CON SCONFITTA

ISORELLA, 11 marzo 2012
I primi della classe(ifica) battono di misura i ragazzi venuti da San Carlo grazie ad un imperioso colpo di testa ad inizio di ripresa. Una Falegnameria Terraroli generosa si ferma ancora dopo solo due risultati utili.

I sanguigni isoriani si riprendono la rivincita contro la banda di Chiarini che all’andata li aveva superati con un sonoro 3-0 . Per i falegnami una buona partita con un pessimo risultato. In questo incontro la Falegnameria, rispetto alla partita contro il Nuvolento, fa un passo in avanti sotto la voce prestazione, ma ne compie uno all’indietro quando si va a leggere il punteggio finale. E i rimpianti aumentano per un primo tempo giocato da primi in classifica ma che non ha partorito il gol sperato. Ora la lettura della classifica è lasciata ad altre squadre, ma rimane la consapevolezza che il gruppo è deciso a lottare fino alla fine della stagione.

Tabellino: Arici, Archetti(19’ 2T Derev’yanko), Ponziani, Donneschi, Masneri(10’ 2T Parolini), Busi(29’ 2T Sagonti), Svanera(23’ 2T De Santis), Albini, Gabana(10’ 2T Trami), Lombardi(1’ 2T Gaffurini), Amico.
Ammoniti: Svanera

BELLI MA TIMIDI-Galvanizzati dal primo posto in campionato l’Avis Isorella va in campo con lo stesso modulo dell’andata ma con ben altro atteggiamento. La prudenza resta, l'aggressività aumenta e soprattutto il meccanismo di pressing cambia. I ragazzi della bassa provano a recuperare palla già nella tre quarti avversaria, in modo da trovare subito sulle fasce humus fertile per le azioni offensive. Il segreto non c'è, dunque: semplicemente tanta qualità, molta corsa e smisurata umiltà. Il San Carlo si presenta a ranghi completi, con l’unica eccezione della defezione in extremis della punta Bosio, una mancanza che alla fine sarà decisiva, vista la difficoltà cronica degli avanti di far salire la squadra. Le novità arrivano in tutti i settori, Tra i pali Mirko rileva Grimaldi, in difesa ritorna il turnista Ponziani, mentre il “lottomatico turista per sempre” Svarea ricompare a centro campo. In attacco Amico timbra per la seconda volta il cartellino delle presenze. La prima occasione della partita arriva solamente al 12’ quando Lombardi sul filo del fuorigioco calcia in porta un tiro che l’estremo difensore dell’Isorella para senza difficoltà, sugli sviluppi dell’azione i padroni di casa, grazie ad un contropiede fulmineo, impostato sulla destra per poco non trovano il pertugio giusto per trafiggere Mirko. All’improvviso, come i kiwi delle ragazze Cin Cin, la partita diventa di colpo ( grosso) interessante, al 20’ Amico serve in mezzo un pallone, Gabana con una pregevole finta lascia proseguire, in velocità arriva Albini che di potenza manda il pallone sopra la traversa. L’Isorella risponde colpo su colpo, ancora sulla destra dove, il povero Masneri si trova a dover rispondere da solo alle sovrapposizioni avversari, parte un cross per il numero 10 che di testa manda sulla traversa. Il finale di primo tempo in ogni caso è degli ospiti, un’azione insistita sulla destra consente ad Amico di calciare in porta da posizione defilata, ma il pallone non fa in tempo a gonfiare la rete che sulla traiettoria s’intrapongono le “cosciotte” possenti di Lombardi.
ECCO L’ISORELLA-Ad inizio ripresa entrambi gli allenatori apportano modifiche alle rispettive squadre. Chiarini inserisce Gaffurini per un comunque positivo Lombardi “sciftando” in avanti Ponziani a centrocampo e di conseguenza Svanera sulla trequarti, mentre l’allenatore dell’Isorella inserisce forze fresche sulla fascia di sinistra. Ed è proprio dai piedi del nuovo entrato che arriva il vantaggio per i padroni di casa. Una palla persa a metà campo favorisce il calvo giocatore dell’Isorella, efficace la sua corsa quanto il suo cross , come un treno senza freni ecco sbucare al centro dell’area l’attaccante con la “camisetta blanca” che di testa trafigge senza difficoltà l’incolpevole Arici. Come un pugno nello stomaco il gol dell’Isorella paralizza il gioco della Falegnameria Terraroli. I padroni di casa intuendo il momento di sbandamento degli ospiti alzano ulteriormente il baricentro nel tentativo di assestare il colpo del ko. Al’8’ Arici neutralizza con sicurezza un tiro ravvicinato degli avversari. Logorata nel morale per il gol subito la Falegnameria Terraroli fa fatica a rendersi pericolosa. Gabana dopo un ottimo primo tempo esaurisce la benzina, sparendo lentamente dal campo, sicché i Gialloblù sono praticamente privi di forza propulsiva; il centrocampo Ponziani-Busi-Svanera, perfetto quando si tratta di ripartire o quando hanno a disposizione mille alternative per le loro aperture, si dimostra privo di inventiva con uomini fermi ai loro lati o davanti. Amico si lascia sopraffare dalla frenesia, Albini dalla disperazione di giocare troppo lontano dalla porta. A parte una bella girata, il presunto Robigno di Boticigno non salta mai l'uomo e il problema è che nemmeno ci prova. Così, senza qualità, la Falegnameria Terraroli appare molle e incapace persino di reagire.
LE MOSSE— A suonare la carica ci pensa Chiarini che al 10’ fa un doppio cambio: Parolini prende il posto di Masneri (più incursioni, meno concretezza), Trami sostituisce Gabana (più imprevedibilità, meno corsa), il 4-2-3-1 diventa 4-3-3 con Albini e Trami che avanzano sempre di più le loro posizioni. Ed è proprio dai piedi del nuovo entrato che arriva una delle occasioni più pericolose della partita. Trami sfruttando l’indecisione dei difensori riceve palla calciando però sopra e oltre le stelle. L’Isorella in ogni caso non si scompone, ancora un “degiavu” l’ala pelata avversaria una volta saltato l’uomo fa partire un cross preciso che l’attaccante non concretizza. Le intenzioni, tuttavia, si trasformano a fatica in occasioni così Chiarini decide di svuotare la panchina. Dentro De Santis e Derev’yanko. Ed è proprio dai piedi dell’ex compagno di squadra di Schevchenko che parte un preciso e pericoloso diagonale, la palla attraversa tutta l’area servendo Amico, che però da buon ristoratore riesce solamente a dargli uno spizzico. Il gol che pareggerebbe i conti fatica ad arrivare e di fatti non arriva nemmeno al 32’ quando Albini da posizione assiderale, riesce a mettere in difficoltà il portiere avversario, grazie ad un tiro cross insidiosissimo. Dall'altro lato l’Isorella fa fatica a mantenere i ritmi elevati di inizio secondo tempo. Nonostante paghi la stanchezza desiste dall’abbassare il baricentro, impedendo alle pericolose bocche da fuoco gialloblù di concretizzare il loro potenziale. I donatori del sangue resistono fino alla fine, tutto sommato senza svenarsi più di tanto. E condannano la Falegnameria Terraroli ad un altro anno di purgatorio nel Open 11 promozione.
ON
Partita giocata alla pari con i primi in classifica.
OFF
Testardaggine nell’ignorare l’importanza dei retropassaggi.
Difficolta nel far salire la squadra.
Difficoltà nel creare gioco sulle le fasce.
Arici 6:Generoso nel concedere le proprie prestazione ai fratelli minori. Sempre sicuro. Battuto su un gol imparabile. Non corre altri rischi.
Archetti 6: Incolpevole in occasione del gol, resiste all’urto delle sovrapposizioni isoriane. Gli avversari tornano a casa con i suoi tacchetti tatuati sulle caviglie.
Derev’yanko 6,5: Entra nell’ultimo quarto d’ora quando gli avanti sono ormai oltre i 200000km. Sempre pericoloso suoi cross. Spinge come un treno, anzi come una lokomotiv.
Donneschi 6: Alto, bello , biondo, tecnicamente indiscutibile. Ma solo quando deciderà di passando al lato oscuro della forza potrà veramente diventare un calciatore completo.
Masneri 6: Finisce nel vortice delle sovrapposizioni avversarie. Il “moai di San Carlo” non si lascia scalfire.
Parolini 5,5: Entra per dare il turbo alla squadra. Sarà colpa della benzina ad 1, 80 euro, in ogni calo il suo serbatoio rimane miseramente vuoto. Rimane a galla solo grazie alla sua enorme generosità.
Busi 6,5: S’istalla sul podio del direttore d’orchestra regalando alla platea una sinfonia senza stecche. Anche se due tre stecche al portiere le poteva pure tirare.
Sagonti s.v: Entra nel tentativo di aumentare il dinamismo a centrocampo, ma i compagni ormai sono stracotti. Impossibile lasciare il segno in queste condizioni.
Svanera 4: Dimentica i documenti, dimentica i parastinchi, dimentica di aspettare l’autorizzazione dell’arbitro per il suo rientro nel rettangolo di gioco, ricevendo un inutile cartellino giallo. Infine dimentica di giocare la partita più importante del campionato.
De Santis s.v: Gli bastano pochi minuti per dare regolarità ad un centrocampo troppo slegato dai tre attaccanti. L’unica nota negativa arriva dal look. Veramente imbarazzanti i porno calzoncini blu indossati dal Leonida di San Carlo.
Albini 6:Vagante, nel senso che non sa bene dove andare per trovare il varco giusto per raggiungere la porta. Le prova tutte prima di arrendersi davanti al muro invalicabile degli avversari.
Gabana 5,5: Esterno di destra più alto che basso, sulla sua fascia nascono le occasioni più pericolose del primo tempo. Nel secondo diventa sempre più esterno finendo prematuramente sull’esterno panchina.
Trami 6: E’ vero, nelle movenze (e nel fisico minuto) ha qualcosina del Messi. Vicino al gol dopo 30 secondi dal suo ingresso. Accelerazioni vertiginose. Se avesse giocato con l’Isorella , avrebbe segnato.
Lombardi 6: Per essere al rientro dopo un lungo periodo di inattività regala alla squadra una dosa massiccia di fantasia. Mette in pratica tutto ciò che di buono ha dimostrato durante gli ultimi allenamenti. Esce anticipatamente quando la corsa finisce di supportarlo.
Gaffurini 6: Rileva il posto di Ponziani senza sfigurare. Leone nei contrasti, chiude tutto il possibile.
Amico 5,5: Per costituzione, storia ed altro non può dare il meglio lontano dall’area avversaria. Ha bisogno di giocare a ridosso della porta. E di fatti nel secondo tempo non lascia graffi.
Ponziani 7 il migliore: Gioca mezzo punto sopra la sufficienza in difesa e ne guadagna un altro a centro campo. Uomo duttile e durevole, risulta essere sempre una sicurezza.
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martedì 6 marzo 2012

NUVOLENTO 1-SAN CAR”LENTO” 1

A via De Gasperi finisce 1-1. Gialloblu rimontati: al 18' segna Albini, poi nella ripresa gli ospiti segnano subito il gol del pareggio. Decisivi gli errori sotto porta degli avanti sancarlini.
Tabellino: Grimaldi, Archetti, Gaffurini, Donneschi, Derev’yanko, Sagonti (17’2T Gabana), Sberna (8’ 1T Milanesi( 32’ 2T Lombardi)), De Santis (15’ 2T Parolini), Trami, Busi (1’ 2T Bosio), Albini.

Rezzato, 03 marzo 2012
Ammoniti: nessuno
Spettatori:18

Una Falegnameria Terraroli col fiato corto non riesce a dare continuità alla ”remuntada”. Il Nuvolento blocca i gialloblù sull’1-1 allo stadio di via De Gasperi. E il miraggio della promozione si allontana, mentre l’obbiettivo minimo dei 21 punti (punteggio del campionato 2010-11) sembra a portata di mano. La Falegnameria Terraroli conferma contro i bianchi di non attraversare un momento di splendore tattico-tecnico, tutt'altro. Sono sette i punti conquistati nel girone di ritorno, due sconfitte due vittorie ed un pareggio per una squadra comunque imprevedibile e capace di essere grande con le grandi e piccola con le piccole. In tre partite disputate in casa e soli 4 punti conquistati, la squadra di Chiarini non sembra in grado di sfruttare nel migliore dei modi il fattore campo, un limite questo da superare in vista d’incontro delicato contro il Poncarale. La Falegnameria Terraroli contro il Nuvolento paga i soliti limiti degli attaccanti – Albini continua a girare largo per tutto il campo perdendo lucidità sotto porta, mentre Busi non pervenuto, rischia di diventare un rebus non solo per l’allenatore-, e poi, stavolta, stanca, non è riuscita ad amministrare una partita che pure le si era messa bene, con il gol iniziale di Albini in contropiede. Ma la rete degli avversari ad inizio ripresa, di un Nuvolento al solito solido e coriaceo, offusca, e di parecchio, la gioia per un +5punti rispetto il girone d’andata. Nella ripresa Chiarini trasforma la squadra in un 4-4-2, cui forse oggi si può imputare di aver voluto giocare con due punte quando il reparto di centrocampo era ormai impossibilitato o garantire adeguati rifornimenti al duo Albine-Bosio. Ma a questo punto del campionato, con tanti punti e posizioni da recuperare, Chiarini risulta obbligato a giocare la carta dell’azzardo.
ALBINI GOL— La Falegnameria Terraroli nel primo tempo conferma di non essere in grande condizione tattico-tecnica a centrocampo. Non aiuta il fatto che dopo pochi minuti Sberna esce anticipatamente a causa di una pallonata ravvicinata che gli colpisce l’occhio destro, al suo posto entra un buon Milanesi creando così insieme a Sagonti, la coppia centrale più vecchia del torneo. La squadra di Chiarini, che conferma il modulo vincente utilizzato contro la Norton, si schiera con il 4-2-3-1, con Trami e De Santis esterni, e Busi portato più vicino ad Albini e alla porta per provare a sfruttare al meglio i suoi inserimenti. Il Nuvolento è guardingo orchestrato con severa disciplina dal giocatore-allenatore-capitano-fantasista-dirigente numero 10 avversario.Poi arriva il gol di Albini. Il nono in questo campionato. Trami intuendo un controllo difficoltoso del centrocampista ruba palla e sul filo del fuorigioco serve il capitano che a tu per tu con il portiere non sbaglia. La partita resta aperta: la Falegnameria Terraroli spinge, volenterosa ma poco brillante, con i soliti limiti a centrocampo e con un Busi appannato rispetto agli standard altissimi cui ha abituato i suoi tifosi. Il Nuvolento per costituzione proprio non prevede di giocarsela a viso aperto: preferisce ripartire con lanci lunghi anche se è sotto di un gol, e lo fa discretamente, e al 27’ Grimaldi vola neutralizzando un tiro velenoso scagliato da fuori area. I padroni di casa non brillanti soffrono l’uno contro uno, al 30’ una palla coperta male dalla difesa per poco non si trasforma in un assist formidabile per il centroavanti ospite. All'intervallo i falegnami arrivano avanti di un gol, ma con la gara ancora in bilico.

IL PARI DEL NUVOLENTO— La Falegnameria Terraroli della ripresa sembra camminare sulle uova. Titubante, timorosa, un flash back della partita contro la Provagliese, di cui i tifosi gialloblù avrebbero fatto volentieri a meno. Ancora un cambio di fronte con palla che rimbalza davanti alla difesa permettendo all’ala di smarcarsi e di concludere a rete compiendo un eurogol. La Falegnameria Terraroli reagisce, la rabbia le ridà energie, assedia il Nuvolento e sfiora il 2-1 al 6’, Bosio in pressing sui difensori serve Albini, ma il capitano spreca miseramente. Al 9’ Roby si ripete, servito elegantemente da De Santis calcia a lato. Non ce 2 senza 3, e così Albini al 11’ sparacchia fuori dopo un retropassaggio perfettamente sbagliato della retroguardia ospite. Lentamente il centrocampo rezzatese evapora lasciando spazio alle manovre avversarie, palle lunghe e tiri dalla distanza in ogni caso non sembrano mai in grado di scalfire la difesa gialloblù. Le ultime emozioni arrivano da due punizioni calciate da Donneschi e Albini che però non portano al gol sperato, la partita finisce 1-1. La Terraroli è a -4 dal quarto posto.
ON:
Grande dinamismo degli attaccanti, sempre pronti a sfruttare ogni indecisione dei difensori avversari.
Zero Ammonizioni
OFF:
In difficoltà la squadra ha rinunciato al gioco aereo.
Poco filtro a centrocampo.

Grimaldi 6: L’ala del Nuvolento la mete dove non potrebbe arrivare nemmeno con un miracolo, ma sul tiro dalla distanza la sua manona è sicura.
Archetti 6: Alla fine in difesa è quello che soffre di più, spesso e volentieri dalle sue parti arrivano contemporaneamente ala e attaccante. Risolve tutto con calcolata brutalità.
Donneschi 6: Li in mezzo non fa passare nulla, l’unica pecca risulta essere la rinuncia del gioco aereo. Peccato per la scelta del girello in occasione della punizione dal limite.
Gaffurini 6: L’avanti del Nuvolento è abbandonato col compito di far salire la squadra: a lui non mancano forza e faccia cattiva per fare a sportellate , alla fine l’ospite è servito a dovere.
Derev’yanko 5,5: Dal suo lato arriva il gol del Nuvolento ma per il resto la sua partita è dura e maschia. Il gol avversario è un concorso di colpe.
Sberna S.V.: Esce anticipatamente per una pallonata ricevuta dal suo amico Gaffu, peccato perché Lorenzo era entrato in campo col piglio giusto.
Milanesi 5,5: Bene quando entra a freddo per sostituire l’infortunato Sberna. Da buon soldatino non lascia mai sguarnita la sua trincea. Si arrende solo quando gli finiscono i colpi.
Sagonti 5,5: Prima affianca Sberna e poi Milanesi, quando intuisce che non è giornata per il centrocampo abbassa la testa e macina chilometri.” Chi ga’ mia cò ga gambe!”
Gabana 6,5: Con una panchina senza centrocampisti Chiarini lo dirotta in mezzo al campo. Mossa azzeccata. Manù responsabilizzato dal ruolo “cernierizza” perfettamente la difesa con l’attacco.
Lombardi S.V.: Entra per pochi minuti ma regala il giusto mix di dinamismo e qualità.
De Santis 6: Intuisce subito la difficoltà di Sagonti e Milanesi. Parte come ala offensiva e finisce come centrocampista di copertura. Grande cuore ma anche grande testa.
Parolini 6: Come un toro entra nell’arena, cercando di trovare il varco giusto per dare la giusta incornata ma, esagera nel tener troppo la palla. In ogni caso è una bestia da tener sott’occhio.
Busi 5: Gioca strabloccato da un psicologico freno a mano tirato. Che sia un’oculata tattica di conservazione per un grande secondo tempo? Non lo sapremo mai. In ogni caso nessuno gli ha chiesto di fare l’economista.
Bosio 6: Non ha la bacchetta magica e neppure le giocate dei tempi migliori. Un po’ arrugginito un po’ troppo alto, ma nel complesso risulta essere sempre indispensabile.
Albini 6,5: Sa sempre dove andare e come dare la palla, la sua generosità è manna per la squadra, ma senza fiato la lucidità sotto porta è un pochino annebbiata.
Trami il migliore 7: Adrenalina applicata al calcio gambe che frullano per un ora, fino a quando la squadra gioca con il 4-2-3-1 il suo talento è raddoppiato. Ottimo assist.
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